Claudia Zani

 

Ricercatore confermato, sezione di Igiene, Università degli Studi di Brescia

Curriculum Vitae

Nata a Rovato (BS), il 05/07/1973, laureata in Scienze Biologiche presso l’Università degli Studi di Milano (2000) e specializzata in Igiene presso la Scuola di Specializzazione in Igiene dell’Università degli Studi di Milano (2002).

Da settembre 2000 alla fine del 2002 è stata titolare di una borsa di studio finanziata dalla Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori per condurre una ricerca sulla “Qualità dell’aria di Brescia ed effetti sulla salute umana” presso la Cattedra di Igiene, dell’Università degli Studi di Brescia. Dal 2003 ad aprile 2006 è stata titolare di un assegno di ricerca dal titolo: “Studio della presenza di agenti genotossici nell’aria urbana”.

Negli stessi anni si è dedicata a studi di mutagenesi su diverse matrici ambientali (aria urbana e aria indoor, acque potabili, acque reflue, acque minerali imbottigliate in PET, suoli, resine odontoiatriche, detersivi, monitoraggio dei rischi mutageno/cancerogeni in ambienti di vita e di lavoro nel settore produttivo della gomma e per il personale ospedaliero addetto alla manipolazione, preparazione, somministrazione ed eliminazione di chemioterapici antiblastici). Per tali ricerche sono stati impiegati test batterici di mutagenesi a breve termine (test di Ames e test di Kado), test di genotossicità che utilizzano organismi vegetali come Tradescantia (Tradescantia/micronuclei test) e Allium cepa (Roots Anaphase Aberration Assay e Allium Root-Micronucleus Assay), e un test di danno al DNA che utilizza i leucociti umani (Single Cell Gel Electrophoresis assay, SCGE o Comet assay). Tali indagini sono state oggetto di numerose pubblicazioni su riviste scientifiche nazionali e internazionali.

Ha fatto parte del gruppo di ricerca per il progetto dal titolo “Studio dei potenziali effetti genotossici di acque superficiali potabilizzate con cloro o disinfettanti alternativi” finanziato sul bando MURST 1999 e del gruppo di ricerca per il progetto dal titolo “Studio della formazione di mutageni idrici nelle acque potabili condottate di alcune città italiane” finanziato sul bando PRIN 2001.

Dall’aprile 2006 è ricercatrice presso la Sezione di Igiene, Epidemiologia e Sanità Pubblica del Dipartimento di Medicina Sperimentale ed Applicata dell’Università degli Studi di Brescia.

In questi anni ha partecipato ad uno studio in collaborazione con la Cattedra di Cardiologia dell’Università degli Studi di Brescia sul ruolo di fattori di suscettibilità genetica nella patogenesi ed evoluzione dell’insufficienza cardiaca con indagini su un polimorfismo a livello del gene che codifica per il recettore a adrenergico attraverso uno studio caso-controllo.

Ha condotto uno studio per la valutazione dell’affidabilità e validità di un questionario per la determinazione del consumo di caffè, alcol e abitudini fumatorie in pazienti epatopatici, in collaborazione con la Clinica delle malattie Infettive degli Spedali Civili di Brescia.

Ha partecipato ad uno studio multicentrico sulle malattie epatiche da virus dell’epatite C, finanziato dal MIUR e successivamente dall’AIFA, che la vista coinvolta nelle analisi genetiche per la valutazione della suscettibilità individuale di alcuni geni coinvolti nella risposta alla terapia antivirale.

Dal 2006 si occupa anche delle indagini epidemiologiche sull’esposizione a PCB nella popolazione bresciana e gli effetti sulla salute.

Nel 2011-2012 si è occupata di un indagine di popolazione sui disturbi respiratori nei bambini di un’area fortemente inquinata della città di Brescia (S.Polo) commissionata dall’Azienda Sanitaria Locale.

Nel 2011-2013 è stata coinvolta nello studio RESPIRA, studio sugli effetti biologici precoci dell’esposizione a inquinanti atmosferici nei bambini in età prescolare della città di Brescia.

Dal 2014 è coinvolta nello studio MAPEC_LIFE “Monitoring air pollution effects in children for supporting public health policy” finanziato dalla Comunità europea (EU LIFE+ Programme 2012 LIFE12 ENV/IT/000614), condotto sui bambini di 6-8 anni di 5 città italiane con diversi livelli di inquinamento in diverse stagioni.

Dal 2015 è coordinatore di un progetto finanziato dalla Fondazione Cariplo dal titolo “A biotechnological approach to the development of new antifungal pesticides to protect the environment and human health”. Ref Practice 2014-0555.

 

Accanto all’attività di ricerca svolge attività didattica nell’ambito dei Corsi di Laurea in Medicina e Chirurgia, in Odontoiatria e Fisioterapia, e nell’ambito della Scuola di Specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva dell’Università degli Studi di Brescia. Inoltre svolge funzioni di tutoraggio in attività di tirocinio nell’ambito della Scuola di Specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva.

Membro della Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (SITI).



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